sabato 25 giugno 2011
venerdì 24 giugno 2011
la scienza nel XX secolo.
Il XX secolo fu ricco di innovazioni scientifiche e tecnologiche; Fin dai primi anni del secolo si assistette a scoperte rivoluzionarie:
Le principali scoperte nella fisica e nella chimica:
nel 1900 Max Planck (1858-1947) pose le basi della fisica contemporanea introducendo la teoria dei quanti.
Nel 1901, il 12 Dicembre, Guglielmo Marconi Trasmise il primo segnale radio transoceanico (La trasmissione di onde elettromagnetica era stata tuttavia già effettuata da Nikola Tesla nel 1893 in una conferenza pubblica a St.Louis, Missouri).
Francobollo stampato nell'ottobre 2001 dal servizio postale statunitense in onore di Enrico Fermi. |
Nel 1913 Niels Henrik David Bohr (1885–1962) propose un nuovo modello atomico che si conformasse alla teoria quantica.
Un'altro protagonista di questa epoca fu l'italiano Enrico Fermi (1901-1954) che nel corso della sua vita contribuì ad approfondire gli studi sulla meccanica quantistica.
Per un approfondimento sulla fisica nel xx secolo clicca qui.
Il seguente documentario presenta la teoria della relatività di Einstein:
Le principali scoperte nella medicina :
Anche in ambito medico il '900 fu un secolo di grandi innovazioni; tra le più importanti ricordiamo:
Lo sviluppo della psicologia , la scoperta della penicillina da parte di Alexander Fleming (1881-1955) nel 1928 e il progetto genoma umano.
Per ulteriori informazioni riguardo alla medicina nel '900 clicca qui.
Un ulteriore esempio dell'importanza della scienza e della tecnica nel xx secolo fu la corsa allo spazio tra Stati Uniti e Unione sovietica che caratterizzò la seconda metà del secolo.
Terra che sorge, 24 dicembre 1968, NASA |
Una nuova teoria per descrivere l'universo:
La teoria delle stringhe, ancora in fase di elaborazione, Tenta di conciliare la meccanica quantistica con la relatività generale proponendosi inoltre come la teoria del tutto.
mercoledì 22 giugno 2011
La rivoluzione scientifica del '600:
Con il termine “rivoluzione scientifica” si intendono quei periodi della storia della scienza durante i quali la comunità scientifica abbandona le tecniche tradizionali per adottarne di nuove.
Il sistema eliocentrico |
Tra il XVII e il XVIII secolo l'Europa visse un periodo di grande innovazione scientifica; il suo inizio si può però far risalire alla prima metà del XVI secolo: nel 1543 fu infatti pubblicato il capolavoro di Niccolò Copernico : il “De revolutionibus orbium coelestium” il quale tratta la teoria eliocentrica; l'idea che i pianeti ruotassero intorno al sole non fu di Copernico, essa era infatti stata già formulata nell'antichità, tuttavia l'opera di Copernico fu resa famosa dalla sua complessità ed esattezza matematica.
Un'altro contributo fondamentale a sostegno della teoria eliocentrica fu dato da Johannes Kepler (detto Keplero) il quale formulò tre leggi omonime che si proponevano di descrivere le orbite dei pianeti.
Un'altro contributo fondamentale a sostegno della teoria eliocentrica fu dato da Johannes Kepler (detto Keplero) il quale formulò tre leggi omonime che si proponevano di descrivere le orbite dei pianeti.
I
l fulcro della rivoluzione scientifica che stava prendendo forma in quegli anni era quindi caratterizzato dalla “matematicizzazione” della natura; dalla ricerca di un passaggio “dal mondo del pressappoco all'universo della precisione”. Tale obiettivo fu alla base di un importante protagonista di questi anni:
l fulcro della rivoluzione scientifica che stava prendendo forma in quegli anni era quindi caratterizzato dalla “matematicizzazione” della natura; dalla ricerca di un passaggio “dal mondo del pressappoco all'universo della precisione”. Tale obiettivo fu alla base di un importante protagonista di questi anni:
Dalla serie "Europa - 28ª emissione" Ritratto di Galileo Galilei e telescopio - 2 maggio 1983 |
Galileo Galilei: introdusse un nuovo metodo sperimentale che vedeva la centralità dell'osservazione, della misurazione e dell'esperimento; divenne quindi essenziale la struttura del laboratorio poiché conoscere non vuol dire solo osservare ciò che accade spontaneamente ma anche essere in grado di riprodurre i fenomeni. Egli si schierò inoltre in difesa dell'opera di Copernico, tale apologia è infatti documentata dalle lettere copernicane. Tra le maggiori opere galileiane troviamo il “Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo”. Egli perfezionò inoltre il telescopio utilizzandolo per effettuare osservazioni che gli permisero, per esempio, di osservare le fasi di Venere nel Dicembre del 1610.
un'altro protagonista della rivoluzione scientifica fu Isaac Newton: a lui si deve la nascita della fisica moderna e del concetto di forza, il quale permise di descrivere numerosissimi fenomeni fisici, dalla caduta dei gravi alle leggi gravitazionali che trovarono proprio in Newton la loro conferma. Con l'opera “Philosophiae Naturalis Principia Mathematica” pubblicata il 5 luglio 1687 si posero i fondamenti per la meccanica classica . Egli si occupò inoltre di ottica, dimostrando che la luce bianca è composta dalla somma (in frequenza) di tutti gli altri colori, inoltre condivise con Gottfried Wilhelm Leibniz la paternità dello sviluppo del calcolo differenziale.
Segue un video su Newton e il suo operato:
Con la Rivoluzione scientifica vengono poste le basi per la scienza moderna e si assiste inoltre in questo periodo alla nascita della figura dello "scienziato " la quale si distacca da quella del filosofo naturale. Questi anni videro inoltre la creazione di strumentazioni e strutture necessarie a supportare la ricerca e lo studio della natura come, per esempio, il laboratorio, il cannocchiale per osservare gli astri con maggiore precisione di quanto potesse fare l'occhio umano o il pendolo, per misurare il tempo.
Rappresentazione su un orbita semplificata del moto di rivoluzione lunare attorno alla terra, la quale esercita sulla luna un'attrazione centripeta causata dalla forza di gravità. |
martedì 21 giugno 2011
Un brevetto
a causa del comma 2 dell'art. 45 DL 30/2005 non è possibile brevettare scoperte, teorie scientifiche e i metodi matematici; esistono tuttavia svariati oggetti della tecnologia che sfruttano fenomeni fisici.
Il forno a microonde:
Questo sistema scalda i cibi inducendo le molecole d'acqua contenute in essi a vibrare generando così calore
Il forno a microonde:
Questo sistema scalda i cibi inducendo le molecole d'acqua contenute in essi a vibrare generando così calore
Cronologia:
Le date più importanti nella storia della scienza:
VII secolo a.c: Nasce con Talete di Mileto il pensiero filosofico.
390-360 a.c. : Platone scrive la “Repubblica”, sebbene questo testo non tratti direttamente materie scientifiche costituisce un punto chiave nella storia del sapere poiché creò quella divisione tra mondo vero (quello delle idee) e mondo sensibile (il mito della caverna) che caratterizzò la concezione del sapere nei secoli seguenti (soprattutto nel medioevo).
XI secolo d.c. : viene fondata la”Scuola medica salernitana”, prima università occidentale.
1543, 24 maggio : viene pubblicato il “De revolutionibus orbium coelestium” di Niccolò Copernico.
1687, 5 Luglio: viene pubblicato la “Philosophiae Naturalis Principia Mathematica” di Isaac Newton.
1905: Albert Einstein elabora la teoria della relatività ristretta (seguita nel 1915 dalla teoria della relatività generale).
1968- oggi: nel 1968 vengono poste dal fisico teorico Gabriele Veneziano le basi matematiche per lo studio della “teoria delle stringhe” la quale è ancora in fase di sviluppo.
La scienza nel Medioevo:
"La caduta dell'impero romano" Thomas Cole 1836 |
Con la caduta dell'impero romano d'occidente (fissata formalmente nel 476 d.c) e la diffusione del cristianesimo in Europa la ricerca filosofica e scientifica assunse caratteri diversi da quelli posseduti nell'età antica; in questo periodo storico, acquistò sempre più valore l'aspetto spirituale dell'esistenza.
Nei primi secoli il pensiero medioevale, coltivato quasi esclusivamente da uomini di Chiesa, si occupò soprattutto di problemi religiosi lasciando in secondo piano tutto ciò che non era spirituale.
L'analisi apparentemente semplice del rapporto tra la scienza e la fede in questi secoli assume invece un carattere estremamente complesso: sebbene si tenda ad associare il medioevo ad un periodo “buio” della storia europea e sebbene sia lecito considerarlo tale (almeno in ambito scientifico) non si può tuttavia pensare che il rapporto fede-scienza non abbia subito negli anni profonde mutazioni dovute alle situazioni storiche.
Amanuensi al lavoro: miniatura dai "Vangeli di Echternach" |
Nei primi anni del medioevo l'Europa visse un periodo di grande instabilità politica; innanzi alla mancanza di un governo centrale e, tal volta, di confini ben definiti nacquero delle realtà che permettessero alla gente di sopravvivere: una di queste fu il monastero, il quale non costituiva solo un luogo di preghiera ma rappresentava un vero e proprio centro di sopravvivenza, munito di tutto ciò che fosse necessario alla sussistenza dei suoi abitanti. Fu in questo ambiente che per anni si conservò e si tramandò il sapere scientifico, grazie soprattutto al lavoro di copiatura e conservazione del sapere antico effettuato dai monaci amanuensi.
Con la fondazione del sacro romano impero da parte di Carlo Magno la situazione politica e quindi sociale cambiò drasticamente. Per completare la sua opera di civilizzazione e cristianizzazione Carlo Magno diede grande impulso alla cultura ordinando di istituire scuole per tutti che insegnassero salterio, solfeggio, canto, calcolo ecclesiastico e grammatica; lo scopo era soprattutto religioso, ma venivano impartiti anche insegnamenti diversi.
La scienza prima dell' XI secolo:
La scienza dall' XI al XIII secolo:
In seguito all'anno 1000 le città crebbero sempre più accrescendo il loro potere e, con loro, crebbe il potere della chiesa la quale istituì presso le cattedrali delle scuole che divennero in seguito le università. Sebbene la filosofia e la teologia costituissero ancora le materie di maggior interesse si affiancarono ad esse anche grammatica, retorica, dialettica e quadrivio che comprendeva aritmetica, geometria, astronomia, musica. Si sviluppò in questo ambiente il pensiero di grandi pensatori scientifici medioevali quali:
Teodorico di Chartres (morto nel 1156): presentò una visione meccanicistica del mondo secondo la quale Dio creò i quattro elementi (aria e fuoco che costituiscono il cielo e acqua e terra che costituiscono la terra) disponendoli in sfere concentriche; Il filosofo ipotizzo una composizione particellare della materia la quale seguiva le leggi meccaniche.
Adelardo di Bath: (1090-1160): si rifece a Platone affermando che il mondo rispecchia il mondo delle idee, ma per capire la sua varietà bisogna studiarlo scientificamente; non negò che Dio fosse la causa universale di tutti gli effetti, ma sostenne che solo la ragione può conoscere distintamente le singole cose.
La scienza dal XIII al XIV:
Intorno al XIII secolo il pensiero scientifico filosofico iniziò ad avvicinarsi alla concezione rinascimentale di scienza: iniziarono infatti ad essere discusse le distinzioni tra ciò che può essere percepito e verificato con i sensi e ciò a cui si deve credere per fede:
Bonaventura (1221-1274) sostenne infatti che la conoscenza viene dai sensi,tuttavia riconobbe che senza la ragione, che viene direttamente da Dio, l’anima non potrebbe usarla.
Ruggero Bacone Università di Oxford |
Ruggero Bacone: (1210- 1292 circa) che pur non essendo originale né un vero sperimentatore, sostenne l’importanza dell’esperienza; effettuò inoltre studi in campo astronomico che lo portò a discutere la posizione e l'estensione dei corpi celesti e ad affermare la sfericità della terra.
Importante scienziato fu anche Teodorico di Freiberg, vissuto fra il 1200 e il 1300, il quale si occupò di ottica: fu il primo a spiegare l'arcobaleno come fenomeno causato dalla rifrazione della luce.
La scienza dal XIV secolo alla rivoluzione scientifica:
a partire dal XIV secolo il pensiero scientifico iniziò ad assumere caratteristiche estremamente moderne, vennero infatti elaborate in questi anni quelle teorie e metodologie d'analisi dei fenomeni che porranno le basi alla rivoluzione scientifica del XVI secolo, inaugurata dall'opera copernicana “Le rivoluzioni degli astri celesti” (De revolutionibus orbium coelestium) (1543); si ritrova quindi nell'opera dei pensatori citati di seguito l'anticipazione di alcuni fenomeni e di alcune caratteristiche della natura che costituiranno l'oggetto della ricerca dei grandi pensatoti dell'età moderna.
Guglielmo di Ockham(1288–1349): sostenne che la conoscenza può essere solo empirica, ma non escluse la possibilità di un’intuizione dell’intelletto che apra la via ad una conoscenza, relativa, di ciò che non è sensibile o materiale. A lui si deve un’anticipazione del principio d’inerzia; egli disse infatti che affinché un corpo si muova non è necessario un motore portando come esempio il moto del proiettile, il quale continua anche dopo che esso viene lanciato. Egli propose anche un metodo denominato “il rasoio di Ockham” il quale anticipò il metodo della scienza moderna.
Giovanni Buridano (1290 circa –1358circa): fu seguace di Ockham; elaborò la teoria dell’impetus, secondo la quale lo slancio conferito ad un oggetto per metterlo in movimento rimane in esso come impetus che diminuisce perché sul corpo agisce la resistenza dell’aria.
In conclusione:
Sebbene il medioevo sia considerato un periodo di scarso interesse scientifico esso pose le basi per la scienza moderna e le opere dei pensatori medioevali, la laboriosità dei monaci amanuensi e gli scambi culturali con l'oriente riaccesero nel tempo quel desiderio di conoscenza che la fine dell'età antica sembrava aver allontanato dall'Europa.
Naturalmente nel resto del mondo lo sviluppo delle scienze e del sapere seguì percorsi diversi; Il video di seguito mostra lo sviluppo delle scienze mediche nel mondo arabo negli anni del medioevo e, sebbene questo costituisca solo un piccolo assaggio della scienza nel mondo arabo del tempo, sarà possibile comprendere tramite la visione del filmato come, negli stessi anni, il sapere in quelle terre abbia seguito percorsi diversi a causa delle diverse situazioni politiche e sociali di quei territori.
martedì 7 giugno 2011
I protagonisti della Scienza
Talete di Mileto (624 a.c.-546 a.c)
Comunemente considerato il primo filosofo della storia occidentale.
Roger Bacon (Ruggero Bacone, 1214 circa – 1294)
Matematico medievale noto principalmente per i suoi studi sull'ottica e sull'astronomia che lo portarono a discutere la posizione e l'estensione dei corpi celesti e ad affermare la sfericità della terra.
Mikołaj Kopernik (Niccolò Copernico, 1473 – 1543)
Fu il padre della rivoluzione astronomica; divenuto famoso per aver dimostrato matematicamente la teoria eliocentrica (la quale era tuttavia già nota nel mondo antico).
Isaac Newton (1642 – 1727)
Noto per il suo contributo allo sviluppo dell'analisi matematica e, soprattutto, della meccanica classica.
Gottfried Wilhelm von Leibniz ( 1646 – 1716)
“Rivale” di Newton, noto per il suo contributo nello sviluppo dell'analisi matematica, del concetto di derivata, integrale e calcolo infinitesimale.
Nikola Tesla in serbo Никола Тесла (1856 – 1943)
Scienziato geniale conosciuto soprattutto per i suoi contributi nel campo dell'elettromagnetismo; i suoi brevetti pongono le basi al moderno sistema di distribuzione e produzione elettrica a corrente alternata, compresa la distribuzione elettrica polifase e i motori a corrente alternata.
Albert Einstein (1879 – 1955)
Noto per aver mutato radicalmente il modello istituzionale di interpretazione del mondo fisico con scoperte e teorie innovative quali la dimostrazione della teoria dei quanti di Planck tramite l'effetto fotoelettrico dei metalli (valsagli il premio nobel per la Fisica nel 1921) e la teoria della relatività.
La scienza nell'antica Grecia
La Grecia antica rappresenta una delle principali protagoniste nello sviluppo del sapere in svariati ambiti. I pensatori di queste terre non si accontentarono della mitologia e cercarono quindi altri sistemi per comprendere il mondo che li circondava. Il desiderio di espandere le proprie conoscenze portò quindi alla nascita della Filosofia (dal greco φιλεῖν (filèin), "amare", e σοφία (sofìa), "sapienza", ossia "amore per la sapienza"). Tra i vari campi esplorati dai pensatori greci quello che fu da essi maggiormente rivoluzionato è senza dubbio la matematica; essa è infatti molto più moderna di quella sviluppata dalle precedenti culture (per esempio quella babilonese o egiziana) in quanto tali precedenti culture utilizzarono il ragionamento empirico, che sfrutta le osservazioni ripetute, per enunciare delle regole. I matematici greci, invece, si basarono sul ragionamento deduttivo che, partendo da assiomi più o meno scontati, usa rigorosi ragionamenti per dimostrare dei teoremi; tale modo di operare costituisce ancor oggi il fondamento della matematica moderna. I greci si occuparono principalmente di geometria: si ritiene che la matematica greca abbia avuto inizio con Talete di Mileto (624-546 a.C. ca.) e Pitagora di Samo (582 — 507 a.C. ca.).
Euclide e Pitagora,formella del Campanile di Giotto, Luca della Robbia, Firenze |
Talete si occupò di geometria, scoprendo per esempio il teorema secondo il quale un triangolo inscritto in una semicirconferenza è sempre rettangolo e molte proposizioni riguardanti i triangoli simili (famoso è il “teorema di Talete”) . Grazie a tali teoremi, secondo la leggenda, riuscì a determinare l'altezza della piramide di Cheope misurando la sua ombra.
Pitagora fu invece il fondatore della scuola pitagorica, una setta i cui membri si dedicavano alla ricerca matematica.
Ulteriori protagonisti vissero nel periodo ellenico (323 a.c – 529 d.c.):
Apollonio di Perga (262-190 a.C. ca.), noto soprattutto per l'imponente opera “Le Coniche” nella quale definiva e studiava le sezioni coniche: ellisse, parabola e iperbole;
Archimede di Siracusa (284-218 a.C. ca.), ricordato soprattutto per le sue invenzioni.
La vite di Archimede. |
Di particolare importanza scientifica fu il pensiero atomistico il quale discuteva la composizione della materia. Gli antichi greci si distinsero inoltre per le loro conoscenze mediche e astronomiche.
Rivoluzionario fu il trattato aristotelico “Fisica” (databile intorno al IV secolo a.C.) il quale discuteva, tra le altre cose, la composizione della materia (formata, secondo il filosofo, da quattro elementi), il concetto di vuoto (caratteristico dell'atomismo) e di gravità (la quale verrà ripresa da Newton nel XVII secolo).
Sebbene non ci si possa riferire ai protagonisti del tempo con il termine di “scienziati” (aggettivo che divenne di uso comune solo nel XIX secolo) essi si distinsero per il loro contributo nello studio dei fenomeni naturali nonostante il loro modo di operare fosse estremamente diverso da quello moderno:
gli scienziati di oggi cercano infatti di scoprire leggi e sviluppare teorie che possano spiegare fenomeni naturali, e che al contempo permettano di prevederli e di controllarli. Previsione e controllo sono invece due elementi assenti nel pensiero greco.
Altri elementi caratteristici della scienza moderna che non troviamo, invece, nell’antica Grecia sono: il metodo sperimentale e lo studio quantitativo dei fenomeni.
L’esperimento inteso nel moderno senso scientifico della parola, si differenzia dall’osservazione intelligente. L’esperimento implica di interagire attivamente con la natura, cosa che non avveniva nell’antica Grecia. Tuttavia, nonostante queste differenze, le basi per la scienza moderna nascono senza dubbio in quei secoli.
Parole chiave:
filosofia
geometria
matematica
osservazione
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filosofia
geometria
matematica
osservazione
lunedì 16 maggio 2011
La scienza dalla preistoria all'antico Egitto.
La Mesopotamia, il cuore dell'antica civiltà |
la curiosità, la necessità, la meraviglia hanno portato l'uomo nei secoli ad interrogarsi sul mondo che lo circondava. Con la scelta di abbandonare la vita nomade l'essere umano iniziò a sviluppare una serie di conoscenze legate alla sua attività di allevatore e agricoltore; in tempi preistorici il sapere così accumulato veniva trasmesso alle nuove generazioni attraverso la tradizione orale e tramite essa i popoli conservarono quel sapere che, pur essendo principalmente empirico, permetteva di rispondere ad alcuni degli interrogativi che stimolavano la curiosità e la fantasia degli uomini e laddove l'intuizione non arrivava si sostituiva ad essa il mito. Ma la scienza non esisteva ancora, non poteva esistere poiché in quanto attività accumulativa necessitava di supporti che permettessero di immagazzinare il sapere in una quantità di informazioni che superava quella immagazzinabile dalla memoria umana. Intorno al 3100 a.c. Nacque uno strumento destinato a segnare per sempre la vita degli uomini, la scrittura. La fondazione delle prime città nei territori della Mesopotamia portò con sé la civiltà ma essa aveva un costo e questo costo andava pagato: la costruzione di palazzi, templi, il mantenimento dell'esercito, della corte ecc richiesero il pagamento di tasse sotto forma di prodotti agricoli e questi pagamenti dovevano essere annotati; d'altra parte anche negli scambi commerciali si sentiva la necessità di poter annotare le merci.
Scrittura cuneiforme, tavola contenente informazioni di tipo fiscale |
Tramite la scrittura sono giunti fino a noi documenti riguardo l' astronomia babilonese , l'astronomia egiziana.
Frammento del papiro di Rhind |
Gli egizi possedevano inoltre un sistema numerico complesso e la loro conoscenza non indifferente della matematica è testimoniata dal papiro di Rhind , esso rivela inoltre come gli antichi egizi conoscessero la geometria necessaria al calcolo di superfici e volumi; queste conoscenze furono senza dubbio necessarie alla realizzazione di quelle opere architettoniche che ancora oggi stupiscono gli uomini per la loro complessità e per la precisione nella la loro realizzazione.
Le Piramidi, capolavoro di architettura ed ingegneria egizia reso possibile dal sapere scientifico in campo matematico e geometrico. |
per un veloce riassunto degli argomenti trattati e ulteriori informazioni riguardo alle scienze dell'antico Egitto clicca qui.
Parole chiave:
curiosità
scrittura
numeri
geometria
martedì 3 maggio 2011
Sei immagini per descrivere la scienza
- la scienza nell'arte:
Dedicato alla vita del matematico e premio Nobel John Forbes Nash jr. Descrive la difficile situazione di un uomo dalla mente geniale afflitto da allucinazioni e schizzofrenia.
Per la trama del film clicca qui.
Per ulteriori informazioni su John Forbes Nash jr clicca qui.
- La scienza nei fumetti:
- La scienza e l'informazione:
Le tematiche scientifiche costituiscono ormai da anni un campo di battaglia per il dibattito politico in grado di cambiare drasticamente il livello di gradimento dei candidati; ecco un articolo de "la repubblica" scritto da Alessia Manfredi che riporta un dibattito tra i candidati alle elezioni presidenziali statunitensi del 2008 Barack Obama e John McCain; per visualizzare l'articolo clicca qui.
Lezione di anatomia del dottor Tulp
anno:1632
autore: Rembrandt
museo: Mauritshuis , L'Aia
Il dipinto rappresenta una lezione di anatomia; la trattazione di tale argomento descrive una società interessata alle scienze e agli inizi di una rivoluzione del sapere che modificherà profondamente l'Europa.
Per ulteriori informazioni sull'opera cliccare qui
Per ulteriori informazioni sull'autore cliccare qui
- La scienza e la letteratura:
Titolo: Il nuovo mondo (brave new world)
Autore: Aldous Huxley
Prima edizione: 1932
Il libro descrive un mondo distopico in cui la scienza fornisce ai governanti gli strumenti per formare un nuovo modello di società in cui le tecniche della produzione in serie tipiche dell'industria vengono applicate ad ogni ambito della vita, compresa la riproduzione degli esseri viventi.
Il libro anticipa temi quali lo sviluppo delle tecnologie della riproduzione, l'eugenetica e il controllo mentale.
Per la trama del libro clicca qui
Per ulteriori informazioni sull'autore clicca qui
- La scienza nei francobolli:
Il francobollo appartiene alla serie "20° secolo" rappresenta "La scienza e la medicina";
emesso il 2 febbraio 2000.
Per ulteriori informazioni clicca qui.
- La scienza e l'innovazione:
Con il progresso del sapere scientifico sono aumentati gli strumenti e le possibilità necessarie a scambiare e condividere il sapere tra i popoli del mondo: navi, treni, aeroplani hanno contribuito negli anni a "rimpicciolire" sempre più il pianeta mettendo in comunicazione tra loro persone, usanze e idee differenti.
- La scienza nella cinematografia:
Titolo: A beautiful mind.
Regista: Ron Howard
Anno di uscita: 2011
Dedicato alla vita del matematico e premio Nobel John Forbes Nash jr. Descrive la difficile situazione di un uomo dalla mente geniale afflitto da allucinazioni e schizzofrenia.
Per la trama del film clicca qui.
Per ulteriori informazioni su John Forbes Nash jr clicca qui.
- La scienza nei fumetti:
Copyright: www.CartoonStock.com
Nella vignetta si ironizza su un'assonanza tra Genome (genoma) e gnome (gnomo/ G-nome) riferendosi al progetto genoma umano.
Per informazioni sul progetto genoma umano clicca qui.
- La scienza e l'informazione:
Le tematiche scientifiche costituiscono ormai da anni un campo di battaglia per il dibattito politico in grado di cambiare drasticamente il livello di gradimento dei candidati; ecco un articolo de "la repubblica" scritto da Alessia Manfredi che riporta un dibattito tra i candidati alle elezioni presidenziali statunitensi del 2008 Barack Obama e John McCain; per visualizzare l'articolo clicca qui.
martedì 19 aprile 2011
La scienza in 21 lettere
a: aritmetica
b: bellezza
c: certezze
d: dubbi
e: elementi
f: figure
g: guerra
h: homo
i: idea
l: limiti
m: menzogna
n: numeri
o: ordine
p: precisione
q: quaderni
r: risposte
s: speranze
t: tentativi
u: università
v: verità
z: zero
martedì 12 aprile 2011
Premessa
Prima di conoscere e discutere le varie tecniche adottate nei secoli dall'umanità per dirigere un ragionamento scientifico è essenziale porsi una domanda: perchè l'uomo è interessato alla scienza? Per molti questa questione apparirà scontata e poco importante ma cercando una risposta ad essa si potrebbe scoprire come questa attività sia in realtà strettamente legata ad altre attività umane che vengono comunemente riconosciute come contrapposte le une alle altre.
Il motore del sapere è la curiosità; da sempre l'uomo, innanzi a fenomeni sconosciuti, ha cercato di trovare delle risposte che ne giustificassero l'esistenza e la scienza rappresenta uno dei tanti sistemi utilizzati per raggiungere questo scopo; essa non costituisce quindi l'unico “sistema del sapere” ma compete con altre attività dello spirito umano quali il senso comune, il mito, la filosofia.
Come il senso comune la scienza cerca di comprendere cioè che l'uomo incontra e realizza nella propria esperienza quotidiana; Come il mito essa tenta di spiegare l'esistenza, l'origine e la natura delle cose lontane; come la filosofia cerca di essere più vasta e valida possibile. Esistono però, entro la cultura occidentale, due criteri che contraddistinguono da sempre le varie scienze: Il primo è il criterio logico formale, il quale afferma che può essere considerato scientifico un insieme di enunciati non in contraddizione gli uni con gli altri, il secondo criterio è quello “empirico” secondo il quale si può ritenere scientifica un'affermazione se essa trova un riscontro nei dati osservati ottenuti tramite in nostri sensi.
Un altro elemento caratteristico che porta la scienza a differire da molte altre attività umane è costituito dal dubbio: per effettuare una discussione in ambito scientifico bisogna infatti essere disposti a rinunciare alle proprie considerazioni a favore di tesi sorrette da argomentazioni più veritiere delle proprie. Questo atteggiamento apparirà certamente anomalo e innaturale: quante volte avete sentito dire da un politico o da un uomo di fede “hai ragione, le mie idee erano sbagliate, la tua dimostrazione è più convincente”? Probabilmente mai. Tuttavia la mancanza di umiltà e disponibilità a cambiare idea rappresenta uno dei più grandi impedimenti per un confronto scientifico e queste capacità rappresentano quindi il primo immancabile strumento necessario per sostenere una discussione in ambito scientifico qualunque sia la preparazione nostra e del nostro interlocutore sulle tematiche trattate.
Nelle prossimi interventi cercheremo di percorrere i metodi adottati dalla scienza dall'antichità fino ai tempi moderni cercando di relazionare lo sviluppo del sapere scientifico ad altri campi, quali per esempio la letteratura, l'arte ed esamineremo soprattutto la relazione tra essa e lo sviluppo della tecnica nei secoli, dedicando dello spazio ad eventuali curiosità dei lettori indicate tra i commenti dei vari post pubblicati.
lunedì 11 aprile 2011
Dizionario:
[scièn-za]
Complesso organico e sistematico delle conoscenze che l'uomo possiede intorno a se stesso e al mondo che lo circonda, organizzate in un sistema in cui sono incorporati criteri di garanzia e controllo della loro validità.
La parola deriva dal latino “scientia” (conoscenza).
Per conoscere l'etimologia della parola clicca qui.
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Latino: scientia
Greco anticco: επιστήμη (epistème)
Inglese: knowledge
Tedesco: Wissenschaft
Francese: science
Spagnolo: ciencia
Cinese: 学术 (xué shù)
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